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Turdidi e beccacce: studio del rapporto giovani/adulti attraverso il carniere dei cacciatori durante la migrazione autunnale e lo svernamento nella provincia di Caserta
Sergio Scebba, Silvia Capasso
Gli Uccelli d'Italia XXXII (1-
Introduzione
In Italia alcune specie di turdidi e la Beccaccia sono soggette a forte pressione venatoria, ma poche sono le informazioni sul loro prelievo e pochissimi i dati relativi alla composizione in classi d'età delle popolazioni durante la migrazione autunnale e nel periodo dello svernamento. Gli uccelli abbattuti dai cacciatori possono essere considerati un campione rappresentativo della popolazione dalla quale sono stati prelevati; pertanto, l'esame dei carnieri può consentire di conoscere il rapporto giovani/adulti, indice di eventuali variazioni interannuali del successo riproduttivo, fornire indicazioni sullo status delle popolazioni e quindi risultare utile ai fini gestionali.
Con il presente studio, condotto per conto del Comitato di Gestione dell'Ambito Territoriale di Caccia della Provincia di Caserta, il Gruppo Inanellamento Limicoli ha analizzato un campione di uccelli prelevati a scopo venatorio in provincia di Caserta durante la migrazione autunnale e nel successivo periodo di svernamento. Le specie utilizzate per analizzare la fenologia della migrazione e per valutare la composizione in classi d'età della popolazione sottoposta a prelievo sono il Tordo bottaccio Turdus philomelos, il Tordo sassello Turdus iliacus, il Merlo Turdus merula, la Cesena Turdus pilaris e la Beccaccia Scolopax rusticola.
Area di studio
La Provincia di Caserta con un'estensione di 2.639,38 km2, corrisponde geograficamente al territorio compreso tra il Monte Massico, l'orlo settentrionale dei Campi Flegrei ed il massiccio del Matese ed è caratterizzata da una notevole diversità ambientale. La vegetazione, in conformità alle condizioni geografiche e climatiche, è molto varia: si va dalla macchia mediterranea della zona litoranea ai boschi di quercia e castagno, fino alle faggete e ai pascoli montani dell'Appennino meridionale. La parte pianeggiante, costituita dalla piana alluvionale del Volturno, è caratterizzata da frutteti, vigneti, oliveti e colture di foraggiere.
La forte vocazione del territorio rispetto allo svernamento dei turdidi è dovuta alla presenza nella vasta catena montuosa di sorgenti d'acqua, di boschi d'alto fusto (faggio, leccio, cerro) e di pendii ricoperti da cedui (carpino, ornello, cerro); uliveti e vigneti che si spingono fino ai 500 metri di altitudine forniscono abbondante nutrimento. Le aree più idonee alle specie considerate sono inserite nei comuni della comunità montana del Monte Maggiore (quali Pietramelara, Dragoni, Giano Vetusto, Pontelatone) e nei comuni limitrofi (Calvi Risorta, Pastorano, Bellona).
Metodi
Nelle stagioni 2003-
Una volta consegnate al Gruppo Inanellamento Limicoli, le ali sono state esaminate al fine di stabilire l'età, e per il Merlo anche il sesso. L'età di Tordo bottaccio, Merlo, Tordo sassello e Cesena è stata determinata in base al disegno e alla colorazione delle copritrici secondarie dell'ala, osservando le differenze tra quelle interne mutate e quelle esterne non mutate (Svensson 1992). Per la Beccaccia l'età è stata stabilita in base al metodo di riconoscimento messo a punto da Clausager (1973), basato sul grado di abrasione delle punte delle prime tre remiganti primarie esterne e sul colore ed ampiezza della barra terminale presente sulle copritrici primarie; per una maggiore accuratezza ci si è anche basati sui criteri suggeriti da Czajkowski (2002) relativi al colore ed alla forma dell'alula e delle copritrici secondarie superiori ed inferiori.
Risultati e discussione
Nel periodo ottobre-
I campioni relativi al Tordo sassello, alla Cesena e al Merlo, essendo troppo esigui, non hanno consentito di effettuare analisi (Tabella 1); per il Tordo bottaccio è stato invece possibile valutare sia la composizione della popolazione (rapporto giovani/adulti) che l'andamento della migrazione; valutazioni sull'age-
Tabella 1. Campioni di ali raccolte nelle stagioni venatorie 2003-
Per quanto riguarda il Tordo sassello gli unici dati accertabili sono relativi alle date dei primi e degli ultimi abbattimenti; la specie in Campania è segnalata come migratrice autunnale abbastanza comune e svernante non comune (Scebba 1993). Nel 2003 i primi abbattimenti si sono verificati il 13 ottobre (pentade 58), mentre nelle due stagioni successive hanno avuto inizio nella pentade 60; l'abbattimento più tardivo si è avuto nel 2006 (29 gennaio, pentade 6).
La Cesena è una specie migratrice autunnale e svernante non comune ma regolare in Campania (Scebba 1993), in alcuni anni presente solo con pochi individui ed in altri con stormi abbastanza consistenti. Le uniche informazioni ricavabili dai pochi dati raccolti ne confermano la presenza in autunno ormai inoltrato con la prima cattura avvenuta il 25 novembre 2004, pentade 66, ed il successivo svernamento che si protrae almeno fino alla metà di gennaio, soprattutto nei territori dei comuni del basso Volturno. L'origine di queste cesene può essere individuata nell'Europa settentrionale da cui provengono le uniche due ricatture effettuate in Campania e presenti nella banca-
Per il Merlo è stato possibile esaminare le ali di 58 individui; il campione, insufficiente per effettuare una stima dei rapporti tra età, può forse indicare che il prelievo di questa specie è più limitato rispetto a quello del Tordo bottaccio. Del campione esaminato 37 individui sono stati classificati come giovani dell'anno (dodici maschi e venticinque femmine) e 21 come adulti (otto maschi e tredici femmine. Il rapporto tra 38 femmine e 20 maschi è risultato uguale 1,9 con una percentuale di femmine pari al 65.5%. I valori, sebbene ricavati da un campione non significativo, potrebbero essere simili alla reale composizione della popolazione migrante, considerata la minore tendenza a migrare dei maschi (Simms 1978, Schwabl 1983).
La Beccaccia è una specie sottoposta ad una forte pressione venatoria sia nei quartieri di svernamento (come nel caso italiano), che in quelli riproduttivi (Scandinavia e regioni della Russia). Le informazioni più recenti relative al prelievo venatorio sono riportate da Del Hoyo et al. (1996) che stimano in 3.700.000 gli individui abbattuti annualmente in Europa, di cui 1.500.000 in Italia. Il campione raccolto nel triennio della ricerca è costituito da 178 individui, di cui 128 provenienti dal la provincia di Isernia, 45 dalla provincia di Caserta, 4 da quella di Salerno e uno da quella di Foggia; i primi abbattimenti sono stati registrati nella pentade 60 (23 ottobre). In totale sono stati esaminati 128 giovani e 50 adulti con un rapporto giovani/adulti pari a 2,6 ed una percentuale di giovani (age-
Per il Tordo bottaccio sono state esaminate in totale 3.022 ali. Nei mesi di ottobre e novembre oltre il 75% del campione proviene dall'area della Piana del Volturno, ed in particolare dai comuni di Castel Volturno e Villa Literno; ciò ad indicare che durante la migrazione la distribuzione geografica dei tordi abbattuti si concentra nella fascia litoranea, area maggiormente interessata dai flussi migratori. Il campione raccolto in dicembre e gennaio, molto più esiguo anche per una minore pressione venatoria esercitata sui Turdidi in generale, induce a pensare che la popolazione svernante nell'area collinare che si estende alle spalle della Piana risulti modesta. Le principali aree di svernamento sono state individuate in uliveti collinari; le presenze della specie in pianura è ridotta per carenza di siepi e macchie da utilizzare come luogo di rifugio e di alimentazione.
La fenologia della migrazione desunta dalle date di abbattimento nei tre anni di ricerca è analizzata in Figura 1.
Figura 1. Distribuzione percentuale per pentade dei tordi bottacci abbattuti in provincia di Caserta durante la migrazione autunnale e lo svernamento nelle stagioni 2003-
Il grafico mostra un forte incremento degli individui catturati in corrispondenza delle pentadi 59 e 60, nelle quali è stato raccolto oltre il 46% del campione di uccelli in migrazione. Si evince, pertanto, che il flusso migratorio di tordi bottacci che discendono lungo la costa campana raggiunge il proprio acme nella seconda metà di ottobre, in accordo con quanto rilevato da Scebba (2006) lungo il litorale domitio.
Figura 2. Distribuzione percentuale dei giovani di Tordo bottaccio abbattuti nelle tre stagioni di studio (pentade 56-
In Figura 2 viene analizzata la distribuzione percentuale dei giovani, calcolata per ciascuna delle tre stagioni di studio: nel periodo dicembre-
La diminuzione del rapporto giovani/adulti registrata nel 2005 potrebbe essere una conseguenza della riduzione del successo riproduttivo causato da condizioni meteorologiche avverse, come osservato per molte specie di Passeriformi in Ungheria, regione che rappresenta uno dei principali areali di nidificazione dei tordi che in autunno arrivano in Italia meridionale.
Conclusioni
La pianificazione faunistico-
Per programmare il prelievo di queste specie sulla base di dati scientifici e su criteri di razionalità diventa quindi necessario utilizzare opportune metodologie di rilevazione, scientificamente corrette ed omogenee, allo scopo di fornire dati obiettivi di censimento su cui basare le scelte e gli interventi di tutela e di corretta gestione.
La raccolta delle ali degli uccelli abbattuti durante il periodo di caccia rappresenta un metodo attendibile per stimare la composizione in classi d'età delle popolazioni di specie sottoposte a prelievo venatorio; consente di raccogliere una notevole quantità di dati e viene regolarmente utilizzata in molti paesi soprattutto per quanto riguarda gli anatidi, il Beccaccino e la Beccaccia. Purtroppo in Italia manca un centro nazionale di raccolta dati sugli abbattimenti per singole specie, come avviene invece in alcuni paesi europei (in Francia se ne occupa l'Office National de la Chasse) per cui ci si deve affidare alle poche statistiche esistenti relative a singole realtà territoriali e a determinati taxa per avere un'idea della pressione esercitata dalla caccia nei confronti dell'avifauna.
Due le principali inchieste condotte in Italia per periodi sufficientemente lunghi, tali da fornire informazioni attendibili sull'andamento di specie sottoposte a prelievo. La prima, effettuata dal 1984 dall'Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell'Ambiente Naturale (ANUU) su Tordo bottaccio e Tordo sassello, è basata sull'esame di schede compilate dai cacciatori in cui viene riportata l'età degli uccelli abbattuti ed ha consentito di esaminare decine di migliaia di ali; la seconda, relativa alla Beccaccia, è stata condotta dall'Università di Genova (Spanò 1997) dal 1976 al 1993, periodo in cui sono state esaminate le ali di 8.376 uccelli. Dalla stagione venatoria 2004/2005 il Club della Beccaccia e l'Associazione Amici di Scolopax, con la collaborazione della Delegazione Italiana del Consiglio Internazionale della Caccia (C.I.C.), hanno avviato una raccolta coordinata a livello nazionale. In questa prima fase sono state raccolte 2.105 ali provenienti da 19 regioni. L'age-
A queste inchieste si aggiunge il progetto "Monitoraggio turdidi e Beccacce abbattuti in provincia di Caserta durante la migrazione autunnale e lo svernamento" organizzato dall'ATC di Caserta. Anche se non è stato possibile estendere la raccolta delle ali a tutto il territorio provinciale in cui è consentita l'attività venatoria, i dati ottenuti in periodo migratorio riflettono l'andamento dei prelievi in quanto in ottobre e novembre i passaggi si concentrano nella fascia costiera da cui provengono la maggior parte delle ali raccolte; meno esaustivi sono i risultati ottenuti durante lo svernamento. Ciò è dovuto a vari fattori che possono essere individuati in una ridotta collaborazione dei cacciatori, ad una minore presenza di uccelli svernanti ed anche ad una minore pressione venatoria esercitata sui turdidi.
In ogni caso i dati raccolti forniscono importanti informazioni sulla composizione in classi d'età dei tordi bottacci che attraversano il sud Italia nel periodo post-
I valori di age-
Ringraziamenti
Si ringrazia il Comitato di Gestione dell'Ambito Territoriale di Caccia della Provincia di Caserta per aver sostenuto questo progetto ed in particolare tutti coloro che hanno inteso collaborare al recupero delle ali.
Riassunto
La raccolta delle ali rappresenta un metodo molto attendibile per stimare la composizione in classi d'età delle popolazioni di specie sottoposte a prelievo venatorio. Nel periodo ottobre-
I campioni di Tordo sassello, Cesena e Merlo raccolti nel triennio della ricerca sono risultati troppo esigui per consentire analisi; è stato invece possibile compiere stime sull'age-
Per quanto riguarda la Beccaccia, nella stagione venatoria 2005/2006, il rapporto giovani/adulti pari a 2,9 con una percentuale di giovani (age-
I dati relativi al Tordo bottaccio mostrano che il flusso migratorio discendente lungo la costa campana raggiunge il proprio acme nella seconda metà di ottobre (pentadi 59 e 60). Il campione raccolto nelle tre stagioni della ricerca è risultato composto da 2.347 giovani e 675 adulti, con un rapporto giovani/adulti di 3,5 ed una percentuale di giovani pari al 78%. Degna di nota è la riduzione della percentuale di giovani accertata durante la migrazione autunnale del 2005, forse dovuta ad una sensibile diminuzione del successo riproduttivo.
I valori di age-
Summary
Trushes and Woodcook: a study of population trends through game-
During the 2003/2004, 2004/2005 and 2005/2006 hunting seasons (October-
During three years of research, data on 3.022 Song Thrushes were collected; of these, 2.347 (78%) were young and 675 were adult. The autumn migration of Turdus philomelos through southern Italy showed a peak passage in the second half of October (pentades 59 e 60). It's interesting to put in evidence that in 2005, during the autumn migration, the proportion of youngs was clearly lower than that obtained during 2003 and 2004. This lowering could be due to a decrease of the breeding success during the 2005 breeding season.
The values of age-
Bibliografia
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Pubblicazione n° 73 del Gruppo Inanellamento Limicoli, Napoli
Identificazione dell'età nella Beccaccia. Ottobre 2003: a sinistra l'ala di un individuo nel primo anno di vita, nato cioè nella primavera 2003 (età Euring 3), a destra un individuo adulto, nato cioè prima del 2003 (età Euring 4)
Identificazione dell'età nella Cesena e nel Tordo sassello. Dicembre 2004: le due ali a sinistra sono di Cesena, la prima di un adulto, nato cioè prima del 2004 (età Euring 4) e la seconda di un individuo nel primo anno di vita, nato cioè nella primavera 2004 (età Euring 3); le due ali a destra sono di Tordo sassello, la prima di un adulto e la seconda di un individuo nel primo anno di vita
Cesena: individuo nel primo anno di vita. Da notare le copritrici secondarie esterne non mutate con le punte bianche, di colore bruno più opaco rispetto alle interne (nuove) bruno castane
L'area del Monte Maggiore a forte vocazione per lo svernamento dei Turdidi
L'area Wilderness sul versante orientale del Monte Maggiore nel comune di Pietramelara