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TORDO BOTTACCIO: STUDIO DELLA MIGRAZIONE AUTUNNALE IN CAMPANIA
Sergio Scebba
PREMESSA
L'articolo 10 della Legge sulla Caccia n.157 dell'11 Febbraio 1992, relativo ai piani faunistico-
Per quanto riguarda le quattro specie di Turdidi inserite tra le specie cacciabili (Tordo bottaccio, Tordo sassello, Merlo e Cesena), attualmente nel nostro paese non sono disponibili informazioni neanche approssimative sul loro prelievo venatorio, nonostante costituiscano una parte molto importante del carniere dei cacciatori italiani; inoltre, i dati sulla composizione delle popolazioni in classi d'età durante la migrazione autunnale e nel successivo svernamento sono pochissimi. Va ancora precisato che in uno studio effettuato da personale dell'Istituto Nazionale Fauna Selvatica (Andreotti et al. 1999) sono state rimarcate le scarse conoscenze delle rotte migratorie e delle popolazioni di Tordo bottaccio che attraversano le regioni dell'Italia meridionale dovute anche alla ridotta attività d'inanellamento espletata in quest'area.
Un'analisi di 39 ritrovamenti in Campania di Tordi bottacci inanellati, archiviati nella banca-
In Italia meridionale il Tordo bottaccio è un migratore autunnale comune, molto frequente lungo tutta la fascia costiera e nelle isole. I primi individui sono presenti già dalla seconda metà di Settembre, anche se la migrazione va dall'inizio di Ottobre alla fine di Novembre. Molti rimangono a svernare fino a Febbraio, per lo più in zone collinari con ampi uliveti, mentre le presenze in pianura sono più ridotte per il tipo di agricoltura praticata e per la conseguente eliminazione di siepi e macchie utilizzate come rifugio e per l'alimentazione. La grande difficoltà che incontrano i cacciatori a reperire legalmente i richiami vivi consentiti dalla Legge, ha spinto molte persone (per lo più braccianti agricoli e disoccupati, ma anche bracconieri senza scrupoli) a dedicarsi ad una particolare forma di bracconaggio rivolta essenzialmente alla cattura dei Tordi durante la migrazione autunnale. La scarsa sorveglianza notturna effettuata dagli agenti di vigilanza, unitamente alla riduzione delle disponibilità finanziarie da parte degli Enti preposti ed all'ampiezza del territorio, ha praticamente reso incontrollabile questo fenomeno.
Da quanto suesposto risulta evidente la necessità di effettuare dei monitoraggi costanti su queste specie sottoposte, tra l'altro, ad un forte prelievo venatorio.
SCOPI DELLA RICERCA
Il Gruppo Inanellamento Limicoli conduce già da alcuni anni ricerche sulla migrazione del Tordo bottaccio in Campania ed in particolare nella provincia di Caserta (Scebba e Moschetti 2000); attraverso campagne di inanellamento è stato fin'ora possibile inanellare oltre 2000 individui.
Il monitoraggio dei flussi migratori attraverso una costante attività di cattura consente di affrontare studi più esaustivi di dinamica di popolazione; in pratica questa ricerca si propone di monitorare i flussi migratori del Tordo bottaccio in modo da ricavare dei trends attendibili dal punto di vista scientifico sulle variazioni di densità delle varie popolazioni migranti, valutare i periodi di migrazione, tentare di stabilire l'esistenza di differenze nei tempi di migrazione relativamente alle classi d'età (distribuzione temporale). Le variazioni interannuali del rapporto giovani/adulti rispecchiano eventuali variazioni nel successo riproduttivo, per cui risulta particolarmente utile avviare dei programmi di ricerca tesi a stabilire nel corso degli anni la percentuale di giovani presenti rispetto agli adulti, accertare eventuali fluttuazioni delle popolazioni indagate e quindi conoscere l'impatto della caccia.
Altri scopi della ricerca sono :
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Un progetto di ricerca su questa specie può quindi contribuire enormemente alla raccolta di informazioni precise e dettagliate sulla dinamica delle popolazioni che attraversano le nostre regioni e quindi procedere ad una loro gestione razionale in termini quantitativi e qualitativi.
AREA DI STUDIO
L'area di studio prescelta per la ricerca è costituita dal litorale domitio, un tratto di costa che si estende tra la foce del Volturno e la foce del Lago Patria, localizzato nel comune di Castel Volturno in provincia di Caserta (Tavoletta I.G.M. 171 II SE). Quest'area, per la vicinanza del mare e per la presenza in alcuni tratti di una fascia dunale caratterizzata da una rigogliosa macchia mediterranea formata da un intrico di mirto Myrtus communis, ginepro Juniperus communis, lentisco Pistacia lentiscus, smilace Smilax aspera, rosmarino Rosmarinus officinalis, ecc., rappresenta un favorevole punto di passaggio di numerosi migratori (Scebba 1993).
ARTICOLAZIONE DELLA RICERCA E PERIODO DI STUDIO
Il progetto viene svolto approssimativamente dal 10 Ottobre al 10 Novembre, arco di tempo in cui, secondo la letteratura esistente, si sviluppa la migrazione autunnale. Vengono quindi effettuate un numero minimo di trenta uscite in campo per stagione per un periodo di tre anni.
METODOLOGIE
L'inanellamento degli uccelli, tra le varie metodiche utilizzate per studi sull'avifauna, rappresenta quella di più comune impiego, in quanto offre un utile mezzo per monitorare i flussi migratori e verificare l'entità della presenza delle diverse specie nel corso della migrazione. La ricerca sarà quindi basata su un'intensa attività di cattura, tesa ad inanellare il maggior numero di individui.
La metodologia di cattura é standardizzata utilizzando per tutto il periodo della migrazione autunnale un transetto di reti verticali tipo mist-
Dopo la cattura, gli uccelli sono posti in sacchetti di tela per evitare che possano ferirsi e quindi subito inanellati con anelli dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (Bologna-
Inanellamento, identificazione dell'età e raccolta delle misure biometriche sono effettuati da inanellatori esperti. L'intera procedura durerà circa 60-
L'analisi delle catture-
Sono inoltre rilevati i dati climatici, quali pressione atmosferica, umidità relativa, temperatura, copertura del cielo, piovosità, intensità del vento. Tutti i dati raccolti sono quindi riportati su schede prestampate e successivamente archiviati in un Data-
ENTE COMMITTENTE DELLA RICERCA
Comitato di Gestione Ambito Territoriale di Caccia della Provincia di Caserta
C/so Trieste 14, palazzo Fimiani, 81100 CASERTA
Tel.0823.247615 E-
BIBLIOGRAFIA
Andreotti, A., Bendini, L., Piacentini, D. & Spina, F. (1999) The role of Italy within the Song Thrush (Turdus philomelos) migratory system analysed on the basis of ringing-
Berthold, P. & Friedrich, W. (1979) Die Federlänge: Ein neues nützliches Flügelmass. Vogelwarte
Scebba, S. (1993) Gli Uccelli della Campania.
Scebba, S. e Moschetti, G. (2000) Biometria e rapporto giovani/adulti nel Tordo bottaccio Turdus philomelos: analisi preliminare della migrazione autunnale in Campania. Ucc. d'Italia 25: 18-
Svensson, L. (1992) Identification guide to European passerines.