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Monitoraggio degli abbattimenti di Tordo bottaccio Turdus philomelos in Campania: studio sulla dinamica di popolazione attraverso l’analisi del carniere dei cacciatori.
PREMESSA
I Tordi abbattuti dai cacciatori possono essere considerati un campione rappresentativo delle popolazioni che visitano la nostra regione e attraverso l’esame dei carnieri è possibile raccogliere una notevole quantità di dati utili a studiare le dinamiche di migrazione e la presenza invernale di questa specie. Il buon esito della ricerca dipende dalla collaborazione dei cacciatori in quanto è necessario il loro impegno per raccogliere, secondo tempi e modalità stabiliti, campioni statisticamente significativi, indispensabili per effettuare una corretta analisi scientifica. Diventa dunque importante coinvolgerli anche attraverso la presentazione di materiale informativo ottenendo così di migliorare la loro preparazione tecnica e di stimolare una loro maggiore partecipazione alla gestione dell’avifauna.
Questo tipo di indagine consente di integrare le conoscenze ottenute utilizzando altre metodiche quali l’inanellamento ed è tra le più raccomandate dall’ISPRA per le specie migratrici sottoposte a prelievo venatorio. Interessanti risultati in proposito sono già stati pubblicati dal GIL (Scebba e Moschetti 1991, Scebba et al. 2005, Scebba e Capasso 2007) che ha condotto monitoraggi in provincia di Caserta e di Latina per conto dell'ANUU Migratoristi e degli ATC Caserta (Scebba 2006) e Latina 1 (Scebba e Soprano 2011, 2012 e 2013).
SCOPI DELLA RICERCA
Questo studio si propone di avviare un monitoraggio dei carnieri su tutto il territorio regionale attraverso la collaborazione di cacciatori attivi nelle diverse province della Campania. Verrà effettuata un'analisi delle rotte di migrazione e delle aree di svernamento (distribuzione geografica) e dell’andamento delle presenze durante la migrazione autunnale e nel periodo invernale (distribuzione temporale) con particolare attenzione al periodo compreso tra dicembre e gennaio; campioni numericamente consistenti potranno consentire di verificare se in questo periodo sono presenti i primi movimenti migratori prenuziali o soltanto degli spostamenti invernali legati alle condizioni climatiche ed alla ricerca di nuove fonti alimentari. Inoltre l’esame della composizione in classi d’età del carniere nel corso delle diverse decadi potrà fornire indicazioni sull'entità del prelievo nonché differenze nei tempi di migrazione delle classi di età. Dalla raccolta dei dati biometrici sarà possibile valutare la provenienza delle popolazioni ed eventuali differenze tra i vari gruppi.
PERIODO DI STUDIO ED ARTICOLAZIONE DELLA RICERCA
La ricerca sarà effettuata dal 1 ottobre al 20 gennaio e coinvolgerà cacciatori attivi nelle province di Caserta, Salerno e Avellino, in modo da ottenere una copertura abbastanza rappresentativa del territorio regionale. In una prima fase iniziale della ricerca parteciperanno almeno tre cacciatori per ogni provincia, cui saranno illustrati i metodi e gli scopi di questo monitoraggio in apposite riunioni prima dell’inizio della stagione venatoria. I dati raccolti saranno elaborati e, trattandosi di una indagine preliminare, oggetto di una relazione conclusiva che potrà essere presentata agli enti territoriali della caccia e/o ad associazioni venatorie che possano essere interessati a riprendere il discorso in un prossimo futuro coinvolgendo nella ricerca un maggior numero di partecipanti.
METODI
Ogni partecipante alla ricerca dovrà conservare solo l’ala sinistra dei tordi abbattuti tagliandola il più possibile vicino al corpo, utilizzando una busta per ciascuna uscita; sulla busta saranno riportate la data di uscita e la località. Le buste saranno consegnate ad un collaboratore del GIL incaricato della raccolta che passerà una volta per ogni decade a ritirare il materiale. L’età sarà determinata in base al disegno ed alla colorazione delle copritrici secondarie dell’ala (differenza tra quelle interne e quelle esterne) (Svensson 1992). Su tutte le ali inoltre saranno rilevate alcune misure biometriche: lunghezza dell'ala, misurata secondo il metodo della corda massima, con approssimazione di 0,5 mm (Svensson 1992) e lunghezza della III remigante primaria con approssimazione di 0,5 mm (Berthold & Friedrich 1979).
Misurazione della terza remigante primaria
Giovane del I anno: molto evidenti le punte color camoscio giallastro delle copritrici secondarie esterne non mutate, prominenti e triangolari.
AREA DI STUDIO
Le provincie di Avellino, Caserta e Salerno coprono gran parte del territorio regionale campano e comprendono pianure costiere dal litorale basso e sabbioso, zone collinari e massicci montuosi. Le zone costiere sono caratterizzate da clima mediterraneo mentre le aree più interne presentano condizioni climatiche che assumono sfumature continentali, di conseguenza, soprattutto sulle falde dei rilievi fino all’altezza di 400-
BIBLIOGRAFIA
Berthold, P. & Friedrich, W. (1979) Die Federlänge: Ein neues nützliches Flügelmass. Vogelwarte 30: 11-
Scebba, S. (2006) Monitoraggio Turdidi e Beccacce abbattuti in provincia di Caserta durante la migrazione autunnale e lo svernamento: studio della dinamica di popolazione attraverso il carniere dei cacciatori nelle stagioni venatorie 2003-
Scebba, S. e Capasso, S. (2007) Turdidi e Beccacce: studio della dinamica di popolazione attraverso il carniere dei cacciatori durante la migrazione autunnale e lo svernamento nella provincia di Caserta. Ucc. d'Italia
Scebba, S., Capasso S. & Usai, A. (2005) Monitoraggio e gestione di specie di interesse venatorio: studio su Turdidi e Beccacce abbattuti in provincia di Caserta durante la migrazione autunnale e lo svernamento. Atti Conv. Gestione della Fauna selvatica e Conservazione della Biodiversità
Scebba, S. e Soprano, M. (2011, 2012 e 2013) Monitoraggio Turdidi e Beccacce abbattuti nell’ATC Latina 2 durante la migrazione autunnale e lo svernamento: studio della dinamica di popolazione attraverso il carniere dei cacciatori nelle stagioni venatorie 2010-
Svensson, L. (1992) Identification guide to European passerines.